Mascherine e gel in vendita su web con rincari fino a 4000%
Mentre dalla Cina, con i segnali di ripresa, ci giunge un primo aereo carico di medici esperti e dispositivi anti COVID19, ci stiamo rivelando ligi e responsabili, oltre ogni previsione, disaggregando d’incanto presenze e desertificando borghi e città, ma le mascherine con cui proteggersi dal contagio da “Coronavirus” sono introvabili.
E si sa, quello che è raro diventa spesso un business. Note avvilenti, di miserabili ladri di salute. Solo ieri sequestrati dalla Guardia di Finanza 36 annunci online, denunciati 16 italiani e 28 stranieri.
Vendevano sul web mascherine e gel igienizzanti con rincari che potevano arrivare fino al 4000%. A scoprirli è stato il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza, unità delle Fiamme Gialle specializzata nelle investigazioni tecnologiche, con un’importante operazione contro gli ‘sciacalli’ del coronavirus: 36 annunci pubblicati sui maggiori portali di e-commerce sono stati sequestrati; denunciati inoltre 16 italiani e 28 stranieri mentre altre 4 persone sono in via di identificazione. Comparando i prezzi di vendita applicati a gennaio – febbraio, prima dell’esplosione della emergenza in Italia, con i prezzi di vendita attuale, i finanzieri hanno notato aumenti di prezzo che oscillavano tra il 150% fino al 1000% e oltre. Ad esempio, in un caso, le mascherine di tipo chirurgico, le più semplici e con limitata azione protettiva da eventuali contagi, che normalmente costano pochi centesimi, venivano vendute in confezioni da 50 pezzi al costo di circa 80 euro, con un rincaro che raggiungeva anche il 4000%. Anche i gel igienizzanti venivano venduti con rincari non giustificati tra il 300% e il 600%.
Ora le persone denunciate rischiano sanzioni da sei mesi a tre anni di reclusione e una multa da 516 euro a quasi 26mila euro. Gli annunci, sequestrati su portali come Ebay o Amazon, erano pubblicati da italiani residenti in Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia, ma anche da venditori europei ed extraeuropei e le mascherine arrivavano da Germania, Regno Unito, Francia e Cina.