Una nuova tappa dell’agognato ritorno alla normalità sta per essere raggiunta anche in Italia. Da venerdì prossimo, 11 febbraio, in tutto il Paese e a prescindere dalla fascia cromatica in cui sono collocate le varie Regioni (bianca, gialla, arancione o rossa), salvo sorprese cadrà l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto.
L’annuncio
La novità è stata annunciata ieri dai due sottosegretari alla Salute, Pierpaolo Sileri e Andrea Costa. Il primo, intervenuto a “Radio 24”, ha affermato: «Siamo tutti stanchi della mascherina all’aperto, che toglieremo da metà febbraio». Per Sileri ci sarà un periodo di «transizione» in cui l’obbligo riguarderà solo i luoghi al chiuso, ma successivamente verrà abolita anche lì. Per il suo collega Costa si tratta di «un primo segnale di ripartenza, fiducia e speranza».
Un risparmio per le imprese
La fine dell’obbligo delle mascherine all’aperto è stata salutata con entusiasmo e trasversalmente da diversi esponenti politici. Ma sorridono anche i cittadini e le aziende. In una nota Coldiretti rileva che la nuova misura genera un taglio dei costi per le imprese di almeno 10 milioni di euro nelle campagne. «Una scadenza importante per circa un milione di lavoratori nelle campagne dove gran parte delle attività si svolge all’aria aperta con la possibilità di rispettare le distanze», si sottolinea ricordando come «sui costi per la prevenzione pesa invece l’obbligo del tampone per i lavoratori extracomunitari vaccinati con Sputnik o altri vaccini non riconosciuti dall’Italia che sono stati recentemente autorizzati a venire in Italia con l’obbligo però del test».
Campania in controtendenza
Tuttavia la fine dell’obbligo non riguarderà i cittadini campani, costretti probabilmente a tenere bocca e naso coperti almeno fino a fine mese. Lo ha annunciato il presidente regionale, Vincenzo De Luca. «Non andate di fretta. Terremo, in Campania, l’obbligo delle mascherine. Non è un grande sacrificio. In Campania noi saremo più prudenti che nel resto d’Italia. A volte ho la sensazione che a Roma pensano di cancellare il Covid rompendo il termometro ma non è così. Bisogna essere estremamente prudenti». De Luca indica la tabella di marcia della sua Regione: «Superiamo almeno questo periodo di feste con San Valentino e Carnevale. Ma teniamoci prudenti. Almeno per il mese di febbraio continuiamo a mantenere le mascherine».
All’estero addio mascherine
Eppure, in quanto a prudenza durante la pandemia, l’Italia non sembra essere seconda a nessuno. Già da qualche settimana, con la discesa della curva dei contagi un po’ ovunque, le mascherine all’aperto sono cadute come tasselli di un domino in diversi Paesi. Ultima in ordine di tempo è la Spagna, dove oggi è entrata in vigore l’abolizione dell’obbligo di mascherine all’aperto. La scorsa settimana ha avuto ampia eco mediatica il caso della Danimarca, dove sono state abolite tutte le restrizioni (compreso l’obbligo di mascherine all’aperto e anche al chiuso). Dal 2 febbraio stop alle mascherine all’aperto anche in Francia. Prima ancora, il 27 gennaio, era stata la Gran Bretagna a riporre le mascherine in tasca: Downing Street si è limitato a raccomandarne l’uso in luoghi chiusi e affollati.
Negli Stati Uniti invece l’obbligo della mascherina all’aperto rimane solo nello stato di Washington, mentre in molti altri l’obbligo è solo per i luoghi chiusi. Restano fuori da ogni restrizione il Texas e la Florida dove l’obbligo e solo per il trasporto pubblico.
Ricordiamo che l’ordinanza del ministero della Salute italiano che introduce l’obbligo del dispositivo anche all’aperto è stata firmata pochi giorni prima di Natale e scade il 10 febbraio