L’epoca delle mascherine obbligatorie in Italia volge al termine? È lecito porsi questa domanda, in virtù dell’ordinanza firmata venerdì scorso dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che da sabato scorso ha eliminato l’obbligo di indossare il dispositivo sanitario sul volto su treni e bus. Le mascherine continueranno invece a essere condizione necessaria almeno fino al 31 ottobre per accedere a ospedali e Rsa. D’ora in avanti, quindi, a meno che non accadano novità, indossare la mascherina nella maggior parte dei luoghi al chiuso sarà una libera scelta dei singoli.
I dati Covid
Il percorso di normalizzazione, tuttavia, non è scevro da ostacoli. Con l’arrivo dell’autunno, inevitabilmente, salgono i contagi di Covid. Pertanto le autorità mantengono la guardia alta e non è affatto escluso che possano inasprire la normativa di contrasto al virus. I dati settimanali raccolti dall’Istituto superiore di sanità (Iss) fotografano una risalita dell’incidenza dei contagi e dell’indice di trasmissibilità Rt: si tratta di 325 casi ogni 100 mila abitanti a livello nazionale, contro i 215 della settimana dal 16 al 22 settembre. In crescita anche l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici: pari a 1 (range 0,86-1,26).
Risulta in aumento pure l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero, anche se è ancora sotto la soglia epidemica. Le Regioni considerate a rischio alto per «molteplici allerte di resilienza» sono cinque: Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Puglia e Veneto. Le restanti sedici sono definite a rischio moderato. Il bollettino quotidiano del ministero della Salute del 2 ottobre attestava 28.509 tamponi positivi, in aumento rispetto ai 18.797 della domenica precedente, 25 settembre. I tamponi processati sono stati 147.359, con un tasso di positività in salita in ventiquattro ore, dal 18,8 al 19,3 per cento. Quanto agli ospedali, risultavano ricoverate in terapia intensiva 133 persone, cinque in meno rispetto a sabato scorso; nei reparti ordinari 4.292 (+111). Le vittime sono state 20, il giorno precedente 38. Il numero dei positivi dall’inizio della pandemia, morti e guariti compresi, è salito a 22.529.252. Soltanto i guariti sono 21.884.153.
L’allarme
La traiettoria dei contagi puntata verso l’alto allarma diversi esperti. Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, avverte il nascente prossimo governo a probabile guida di Fratelli d’Italia che «servono raccomandazioni chiare» per contrastare la pandemia. Cartabellotta condivide il programma del centrodestra sugli adeguamenti delle strutture sanitarie, ma sottolinea che essi «richiedono cospicui investimenti e tempi non compatibili con una eventuale nuova ondata». Di qui la richiesta a proteggere in fretta fragili e anziani «con la quarta dose» di vaccino e con un uso responsabile delle mascherine «al chiuso nei luoghi affollati e/o poco aerati».
Le regole nelle scuole
A proposito di mascherine, attualmente il loro utilizzo non è obbligatorio a scuola. Ne viene raccomandato l’utilizzo per i singoli alunni soltanto in caso di raffreddore o, per tutta la classe, laddove vi sia un contagio di Covid tra i compagni. Intanto la Società italiana di pediatria (Sip) ha chiesto di riprendere in considerazione l’obbligo del dispositivo tra i banchi scolastici nonché di «intensificare» la copertura vaccinale nella fascia d’età tra i 5 e gli 11 anni. La palla passa ai prossimi ministri della Salute e dell’Istruzione.