la Casa Bianca del neopresidente Joe Biden sta considerando di chiudere i confini della Florida a causa dei 343 casi confermati della variante B117 identificata per la prima volta nel Regno Unito e sino al 70% più contagiosa rispetto ad altri ceppi del Coronavirus.
Il Governatore della Florida Ron DeSantis ha criticato duramente l’ipotetica chiusura dei confini statali, a suo parere un attacco politico più che un reale provvedimento di contenimento della infezione.
L’ipotesi della chiusura dei confini dello Stato ha fatto infuriare anche il Senatore della Florida, il repubblicano Marco Rubio, il quale ha dichiarato “assurdo” il potenziale divieto di viaggiare da e per lo Stato, identificando il provvedimento come il tentativo di “punire la Florida” per le politiche COVID.
È scontro tra la Casa Bianca e i rappresentati politici della Florida.
La Casa Bianca attarverso la portavoce Jen Psaki ha affermato “nessuna decisione è stata ancora presa riguardo le restrizioni dei viaggi nazionali”.
Nonostante l’affermazione della Psaki, il governatore DeSantis, nel corso di una conferenza stampa ha tenuto a puntualizzare che i nuovi casi di COVID-19 sono in calo da più di un mese.
la Florida si è classificata al 28 ° posto negli Stati Uniti per casi di covid-19 pro capite, dati alla mano il Governatore ha affermato “Qualsiasi tentativo di limitare o bloccare la Florida da parte del governo federale sarebbe un attacco al nostro Stato esclusivamente mirato a scopi politici” ed ha aggiunto “Penso che sia un assurdo ciò che stanno pensando di fare, penso che sarebbe incostituzionale, non sarebbe saggio e sarebbe ingiusto”
Il Senatore Rubio ha esortato la Casa Bianca ad inviare rapidamente un numero maggiore di vaccini invece di tentare, a suo dire, di paralizzare l’economia della Florida in lenta ripresa.
Le compagnie aeree temono provvedimenti restrittivi
Venerdì, durante un meeting avvenuto online per discutere le questioni relative ai viaggi interni al Paese, gli amministratori delegati delle principali compagnie aeree statunitensi ed il Consigliere del Presidente degli Usa, Jeff Zients, incaricato nel coordinare la emergenza COVID-19, hanno affrontato la questione chiave, ovvero la possibilità di estendere i test COVID-19 obbligatori a tutti i voli nazionali.
Le compagnie aeree, i sindacati dell’aviazione così come altri gruppi industriali, si sono detti fortemente contrari ai test obbligatori, perchè il provvedimento danneggerebbe ulteriormente l’industria aerea statunitense già duramente colpita da un calo della domanda di viaggi, che rimane in calo del 66% rispetto ai livelli pre-COVID 19.
Nello specifico, l’amministratore delegato di Southwest Airlines, Gary Kelly ed i rappresentanti sindacali della medesima compagnia aerea hanno esortato il presidente Joe Biden a non rendere obbligatorio il test COVID-19 perché avrebbe una forte ricaduta sui posti di lavoro.
Nonostante il dibattito sia ancora in corso, i funzionari del CDC – The Centers for Disease Control and Prevention – hanno ripetutamente esortato gli americani a non viaggiare se non necessario.