La campagna vaccinale in atto in quasi tutti i Paesi del mondo incomincia a dare i risultati sperati. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha reso noti i dati di contagi e decessi dell’ultima settimana.
I nuovi casi di coronavirus a livello globale sono diminuiti dell’11% , facendo segnare così il sesto calo settimanale consecutivo. Il totale di contagiati nel mondo è attualmente di 2,4 milioni.
Nella settimana in questione – 17- 24 febbraio – sono stati registrati 66mila decessi e anche in questo caso si è registrato un calo del 20% rispetto alla settimana precedente.
I dati, dall’inizio della pandemia, segnano un bilancio complessivo dei contagi di 111,7 milioni e quello delle vittime va oltre i 2,4 milioni.
Sempre secondo l’Oms, aumenta però la diffusione delle varianti del coronavirus nel mondo: la “variante inglese” è stata rilevata finora in 101 Paesi, mentre quella sudafricana in 51 Paesi e quella brasiliana in 29 Paesi.
E su questo tema scottante, nei giorni scorsi, Noubar Afeyan – cofondatore e presidente di Moderna – in una intervista al Corriere della Sera si è detto fiducioso, perché “A noi basterebbero due settimane per sviluppare un vaccino diretto contro una variante del coronavirus” e ha aggiunto: “ Non è detto che servirebbero nuovi vaccini, non servirebbero nuovi vaccini, stiamo per esempio ragionando sulla possibilità di somministrare una terza dose (booster) del vaccino sviluppato sulla sequenza originaria. Dopo la somministrazione, l’organismo produce anticorpi diretti verso molte parti della proteina Spike: una variante può sfuggire in alcuni punti, ma non in tutti“.
Una dichiarazione che fa intravedere la luce in fondo al tunnel.
Secondo gli ultimi dati dell’OMS, la nazione che ha fatto segnare il maggiore incremento giornaliero è ancora volta gli Stati Uniti, seguiti da Brasile, Russia, Repubblica Ceca, Regno Unito e Italia
Intanto la Commissione europea ha autorizzato un secondo contratto con Moderna, per 300 milioni di dosi aggiuntive.Questo porta l’ordine totale dell’Ue a 310 milioni di dosi da consegnare nel 2021.
Anche gli Stati Uniti hanno sottoscritto un contratto integrativo con le case farmaceutiche Pfizer, Moderna e Johnson & Johnson che si sono impegnate a consegnare negli Usa un totale di 240 milioni di dosi di vaccino anti-Covid entro fine marzo.
Secondo quanto riporta la CNN, la Pfizer e la Moderna – i cui vaccini sono gli unici ad essere stati autorizzati finora nel Paese – ne produrranno 220 milioni, mentre le restanti 20 milioni di dosi arriveranno dalla Johnson & Johnson, che potrebbe ricevere il nullaosta dalla Food and Drug Administration (Fda) questa settimana.
Un quarto vaccino potrebbe essere disponibile negli Stati Uniti ad aprile, quando anche la AstraZeneca dovrebbe ricevere l’autorizzazione dalla Fda.