Miami, intervista al neo Console Generale Michele Mistò

Nell’intervista: l'importanza dei rapporti dei diplomatici con la società civile, le opportunità economiche sviluppate dalla crescita del Made in Italy nel Sud-Est degli USA, il potenziamento dei servizi consolari, le sinergie tra le istituzioni e il dialogo continuo e proficuo con i rappresentanti parlamentari eletti nella circoscrizione America settentrionale e centrale.

Miami

Incontriamo il neo Console Generale di Miami presso la sede istituzionale in Coral Gables.

Il Console Michele Mistò ci accoglie nel suo Ufficio con un sorriso e una stretta di mano, gli auguriamo il benvenuto a Miami – la Magic City; è presente anche la Vice Console Eva Alvino, a Miami dal 2020. L’atmosfera è distesa e amichevole, in pochi minuti arriva un ottimo caffè con un aroma di nocciola che riporta immediatamente la mente ai sapori autentici italiani, ci congratuliamo per la scelta, non è facile bere un buon caffè all’estero. Una breve chiacchierata, uno scambio di idee su Miami e diamo inizio alla nostra intervista.

“Da quella esperienza porto con me la consapevolezza di quanto sia importante investire nel nostro lavoro quotidiano di diplomatici e nel rapporto con la società civile. A Mosca ero il responsabile dell’Ufficio stampa e cultura dell’Ambasciata. Realizzavamo tante iniziative a beneficio della società civile, quindi della collettività, degli studenti, dei ricercatori, degli studiosi, dei comuni cittadini russi che apprezzavano la cultura italiana e continuano ad apprezzarla. Erano tanti i semi di cultura democratica e di rispetto dei diritti umani e dei valori della persona che riuscivamo a portare alla società civile russa. Direi quindi che tutta l’involuzione che ha seguito gli eventi a partire da febbraio dell’anno scorso mi ha insegnato quanto sia cruciale investire in cultura, intesa anche come cultura dei diritti umani, nella società civile del Paese che ci ospita e che ci riceve, perché tali investimenti – ne sono persuaso – produrranno frutti nel medio e lungo termine”.

 

Grazie per questa domanda. Sono arrivato a Miami il 4 agosto scorso, verso sera, con un clima estremamente caldo e piovoso. Nel sorvolo di avvicinamento all’aeroporto di Miami ho visto una distesa sconfinata di grattacieli favolosi a bordo mare…un primo assaggio stupefacente di quanto Miami sia una città appunto vibrante, piena di energia, che sta vivendo un fermento economico e commerciale senza precedenti. Da quando sono arrivato qui ho avuto modo di incontrare molti connazionali delle più diverse professioni, studiosi, scienziati, medici, giornalisti, imprenditori, artigiani; ho visto che Miami è veramente una metropoli. Probabilmente da lontano non ci si rende conto delle dimensioni di questa città come metropoli globale e dell’importanza di tutta la Florida nel Sud-Est degli Stati Uniti. Sono rimasto molto colpito e questo mi motiva ad aumentare ancora di più il nostro impegno per tenere testa ad una realtà del genere”.

“L’attenzione del governo per la rete diplomatico-consolare è molto forte e molto coerente con l’impegno di potenziare sempre di più l’immagine e la presenza del nostro Paese all’estero. Con le assunzioni che sono state autorizzate e con i concorsi che sono stati banditi presso il Ministero degli Esteri, avremo funzionari ancora più giovani, ancora più motivati e disposti a mettersi in gioco, a impegnarsi per i nostri connazionali e per rendere i servizi consolari ancora più efficienti sulla rete estera; quindi, ci potremo attendere un rafforzamento complessivo della rete diplomatico-consolare. Il nostro Ministero segue con grande attenzione tutti i Consolati; io sto cominciando a conoscere la realtà di Miami e posso dire che siamo seguiti con particolare sollecitudine dall’Ambasciata e dal Ministero e che cercheremo di mettere a frutto le eventuali risorse aggiuntive di personale che ci dovessero essere date, così da rendere il servizio consolare sempre più efficace e curato. Sappiamo che esistono margini per rendere migliore l’erogazione dei nostri servizi e posso assicurare che l’impegno di ciascuno di noi, con il personale che abbiamo, è veramente elevatissimo. Occorre peraltro tenere anche conto che il numero di connazionali residenti in questa circoscrizione è in costante crescita. Così, ad esempio, nonostante il numero esiguo di addetti del reparto (due), siamo in grado di rilasciare centinaia di passaporti al mese. Forse non tutti sanno peraltro che la procedura per l’emissione del passaporto è complessa e richiede tempo, ma vogliamo offrire ai nostri connazionali sempre il massimo impegno di cui siamo capaci, assicurando al contempo un uso ottimale delle risorse disponibili. Questo è quanto stiamo facendo e intendiamo continuare a fare”.

 

“Credo sia molto importante che i nostri connazionali residenti all’estero sentano le istituzioni vicine. Ciò significa cercare di raggiungerli fisicamente anche al di fuori di Miami, dove ovviamente si concentra la maggior parte della nostra collettività. Ci sono moltissimi connazionali in Florida e negli altri stati che ricadono sotto la giurisdizione di questo Consolato Generale; mi propongo quindi di programmare visite in tutta la circoscrizione di competenza del Consolato Generale, che servano anche a offrire servizi consolari in loco, in raccordo con i nostri uffici onorari, in modo che non sia sempre necessario spostarsi su Miami; organizzeremo un programma dettagliato di queste visite, che sarà comunicato con largo anticipo ai nostri connazionali, non dimenticando però che offriamo molti servizi anche per corrispondenza”.

 

“Effettivamente dall’osservatorio di Miami si vede la crescita qualitativa esponenziale del rapporto bilaterale tra l’Italia e il Sud-Est degli Stati Uniti, la Florida in particolare. Abbiamo un volume di scambi commerciali importantissimo e registriamo una crescita considerevole della collettività italiana, che si attesta intorno ai 60.000 connazionali, è aumentata di un terzo negli ultimi cinque anni ed è oggi la seconda negli USA per dimensioni. In particolare, registriamo ogni mese l’arrivo di centinaia di connazionali a Miami grazie alle opportunità di lavoro offerte in questa città e in questo stato.

È una realtà importantissima che il sistema diplomatico-consolare, con l’insieme delle istituzioni in loco, vuole e si sforza naturalmente di seguire, di intercettare e di orientare. Ci preme aiutare i nostri  connazionali e le nostre imprese a cogliere tutte le opportunità di questo mercato. C’è un rapporto di assoluta ed efficace sinergia tra tutti i Consolati Generali, sotto il coordinamento dell’Ambasciata a Washington, in raccordo naturalmente con le Istituzioni in Italia, in primis con il Ministero degli Affari Esteri e gli altri Ministeri coinvolti nell’azione all’estero, e in un dialogo proficuo e continuo con i nostri rappresentanti parlamentari eletti nella circoscrizione America settentrionale e centrale.

La sinergia e l’impegno tra le Istituzioni sono evidenti e lo verifico da questo osservatorio, ad esempio con l’apertura di un Istituto Italiano di Cultura qui a Miami, che ha voluto dire affiancare al Consolato Generale un’istituzione competente in modo specialistico nella promozione della nostra lingua e della nostra cultura, intesa in senso ampio anche come cultura d’impresa e quindi come opportunità di scambio scientifico e tecnologico in tutti i settori…tutto ciò arricchisce il panorama istituzionale locale, puntando sull’importanza di questo quadrante degli Stati Uniti e dimostrando quindi l’impegno del nostro Paese nel senso che lei descriveva prima”.

 

“Grazie a voi e ai vostri lettori!”

 

 

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