USA, il pacchetto Netflix con le pubblicità funziona
Da qualche anno a questa parte, soprattutto dopo la pandemia, le piattaforme streaming per vedere film e serie TV hanno soppiantato sia il piccolo che il grande schermo. In questo passaggio epocale Netflix ha svolto senz’altro un ruolo centrale. Insieme a poche altre piattaforme ha infatti cambiato le abitudini del pubblico. La crescente offerta di piattaforme e di contenuti, però, ha prodotto una concorrenza serrata, comportando la necessità di puntare sulle pubblicità per generare nuovi introiti.
È quello che è successo con il nuovo piano di abbonamenti, che ha dato la possibilità agli utenti di iscriversi pagando di meno, a fronte della presenza di pubblicità, prima assenti. Negli Stati Uniti questo tipo di abbonamento viene circa 7 dollari, mentre in Italia si attesta sui 5,49 euro. Per ogni ora di contenuti all’utente verranno mostrati circa 4/5 minuti di pubblicità, divisi in spot di durata variabile dai 15 ai 30 secondi. Un milione sarebbero finora, secondo le anticipazioni di Bloomberg, gli utenti USA che avrebbero scelto quest’opzione.
In USA sono 74 milioni gli abbonati Netflix
Si tratta comunque di una porzione piuttosto limitata del numero complessivo di abbonati americani alla nota piattaforma streaming. Sono 74 milioni infatti gli utenti statunitensi abbonati a Netflix. Solo il 19% dei nuovi abbonati ha scelto la formula con pubblicità. Una percentuale ridotta rispetto ai competitor: il 36% di Disney+, ad esempio, ha scelto la medesima opzione. Anche HBO ha visto una percentuale leggermente più alta (31%) di quella di Netflix. A dimostrazione di quanto sia serrata la competizione tra i giganti del settore, che non è limitata ovviamente al solo mercato americano ma si estende a livello globale. L’anno scorso Disney+, toccando 220 milioni di abbonati in tutto il mondo, aveva scavalcato Netflix. Questa, tuttavia, ha recuperato nel 2023, superando quota 230 milioni.
E l’Italia?
Per quanto riguarda l’Italia, Netflix occupa di gran lunga la prima posizione, con 8,9 milioni di utenti unici. Seguono PrimeVideo (6,4 milioni) e Disney+ (2,4 milioni). Dietro tale dato, tuttavia, si nasconde un calo significativo del tempo passato sulla prima piattaforma, a differenza di quanto accaduto con PrimeVideo e Disney+, dove si è assistito al fenomeno opposto. Questo per quanto concerne le piattaforme streaming che offrono film e serie TV. Diverso il caso di DAZN, che ormai in ambito sportivo, con 8 milioni di utenti, fa la parte del leone. Distaccato il rivale Now, fermo ai 2,3 milioni di utenti.