Festival di Sanremo, gli occhi del mondo puntati sull’Italia
1951-2024: 74 anni che il Festival di Sanremo continua ad emozionare e far discutere, non solo gli italiani. Specchio nel bene e nel male della nostra società, la kermesse non conosce crisi nonostante gli anni e le polemiche. Quasi tre quarti di secolo, che per diversi giorni rendono il palco dell’Ariston il centro della vita nazionale. Sabato ci sarà la finalissima, mentre stasera, a partire dalle 20.40, vi sarà la serata di apertura. Co-conduttore oggi sarà Marco Mengoni, mentre la guida del Festival, per il quinto anno consecutivo, spetterà ad Amadeus.
“La musica è per me la priorità del festival – ha dichiarato il conduttore durante la conferenza stampa – Io parto dalle canzoni che siano attuali, perché per ringiovanire una rete come Rai1 devi rivolgerti ai giovani, devi parlare il loro linguaggio, sapere cosa piace a loro”. Un pronostico sui favoriti? “Secondo me quest’anno è veramente incerto dire in anticipo chi potrà vincere. Io penso che nella top five ci sarà una sorpresa che nessuno si aspetta. Se ognuno di noi stilasse prima una classifica dei primi cinque, credo che sarebbero pochi a riuscire a indovinare”.
Proprio per valorizzare la manifestazione sono stati realizzati dei video che ripercorrono la storia del festival dalle origini agli anni ’20 del terzo millennio. Un viaggio davvero affascinante, quello proposto dalla RAI, in grado di coniugare passato e presente. Presente che torna alla ribalta peraltro con l’ipotesi di proteste di fronte all’Ariston. Non contro la manifestazione, sia chiaro, ma contro le politiche portate avanti da Bruxelles. È quello che hanno annunciato nei giorni scorsi gli agricoltori, che stanno marciando in tutta Europa con gli ormai celebri trattori per reclamare i propri diritti.
A loro è andata la solidarietà dello stesso Amadeus. Lo spettacolo e l’arte, del resto, non esisterebbero senza chi lavora quotidianamente nei settori strategici del primario e della logistica. “Se arrivano i trattori io li faccio salire sul palco – è arrivato a dire lo showman romagnolo – È una protesta sacrosanta, che riguarda il diritto del lavoro”.
Attualità a parte, saranno 30 gli artisti in gara questa sera, di cui riportiamo l’ordine completo in ordine di performance: Clara, Sangiovanni, Fiorella Mannoia, La Sad, Irama, Ghali, Negramaro, Annalisa, Mahmood, Diodato, Loredana Bertè, Geolier, Alessandra Amoroso, The Kolors, Angelina Mango, Il Volo, Big Mama, Ricchi & Poveri, Emma, Nek & Renga, Mr. Rain, Bnkr44, Gazzelle, Dargen D’Amico, Rosa Villain, Santi Francesi, Fred De Palma, Maninni, Alfa, Il Tre.