Arsenio Lupin è il ladro più famoso del mondo, nato dalla penna di Maurice Leblanc nel 1905.
Ladro gentiluomo, protagonista di molti film, telefilm, manga, cartoni animati e oggi anche come serie tv, prodotta da Gaumont e distribuita da Netflix.
La prima volta lo vidi attraverso un vecchio TV 14 pollici in bianco e nero. Ero un bambino e mia mamma che aveva letto il libro, quando uscì il telefilm di Arséne Lupin, interpretato da Georges Descrières, mi raccontò del personaggio e mi permise di vederlo insieme al lei, anche se dopo il famoso Carosello.
Mi affascinò subito la sua eleganza, la sua classe, i suoi modi sempre gentili e la sua astuzia.
Grognard, il suo assistente, ricordo che mi divertiva molto.
Forse non tutti rammenteranno che tra le belle sedotte da Lupin in quei telefilm, c’era anche la biondissima Raffaella Carrà.
Nel 1997 Rai3 fece un programma in quattro serate, intitolato Anima Mia, un tuffo nel passato nella Tv anni ’70-’80.
Quando tra gli ospiti apparve George Descrières, non credetti ai miei occhi, saltai letteralmente in piedi sul divano, felice come un bambino. Un’emozione incredibile, non solo per i bei ricordi, ma anche perché quando un film, telefilm o qualsiasi altro prodotto audiovisivo è ben fatto, trasmette emozione e questa riaffiora ogni qualvolta qualcosa lo riporta alla mente.
Lupin III
Il personaggio di Lupin, ha ispirato nel 1967 il mangaka (creatore di fumetti) giapponese, Monkey Punch. In Giappone il personaggio ispirato a Lupin, uscì con il nome di Rupan Sansei. Qualche anno più tardi, il fumetto prese vita e divenne un cartone animato.
Da allora sono state prodotte 6 serie tv (dal 1971 al 2018), 27 film per la televisione e 10 per il cinema, di cui l’ultimo, “Lupin the First”, è in 3D ed è uscito lo scorso anno… Da vedere! Divertente e ben fatto.
Nel 1980, “Lupin III, il Castello di Cagliostro”, diretto dal grande Miyazaki, fu proiettato al Festival di Cannes, dove fece divertire tutti, in particolare Steven Spielberg che adorò la scena dell’inseguimento con la Fiat 500 gialla.
Io amo anche questa trasposizione del personaggio di Leblanc. Sono un fan e cultore di
Lupin III, che ha affascinato diverse generazioni e continua a farlo.
Il Lupin su Netflix
Come potete immaginare, attendevo con ansia questa nuova versione di Lupin, interpretata dal bravo Omar Sy, conosciuto ai più per il bel film “Quasi amici” (Intouchables).
La regia di Louis Leterrier (Transporter, Danny the Dog), presagiva a un film d’azione, come d’altronde il personaggio esige.
Beh, signori, una gran delusione. Mi è sembrato tutto un po’ forzato, personaggi che sembrano macchiette venute male e soprattutto, la dinamicità delle parole fuori campo che stridono con la lentezza delle immagini.
Stupito anche dalla direzione degli attori, un Leterrier che pare alle prime armi al primo anno di scuola di cinema.
La stampa l’ha invece osannato. Succede!
Ho pensato fosse solo una mia opinione personale e ci sta, così ho scritto un post sulla mia pagina social, concludendo che avrei visto la seconda puntata (che era già uscita), per potermi ricredere, ma i commenti sono stati pressoché tutti uguali: non era piaciuto a nessuno.
Un amico e sceneggiatore, mi ha risposto dicendomi di non perdere tempo a guardare la seconda puntata, che il tempo è prezioso!
Ho voluto comunque guardarla… Non sono arrivato neanche alla fine…
Mi avete ucciso un mito, avete distrutto lo spirito di Lupin.
PS: Spero di trovare, tra i lettori, qualcuno a cui sia piaciuta la serie, così da confrontarci apertamente. Forse non riesco a cogliere quello che altri al contrario hanno colto.
Insomma scrivete i vostri commenti, sarò davvero felice di rispondervi.