La magia di Napoli è sbarcata al Moma di New York con la proiezione in anteprima mondiale dei primi due episodi della quarta serie de L’Amica Geniale. Un grande orgoglio per la città partenopea e per tutta la Campania. Emozionante vedere la serie, tratta dai romanzi di Elena Ferrante, ricevere così tanta attenzione internazionale.
Ambientata tra le strade della periferia orientale di Napoli, L’Amica Geniale ha portato sullo schermo la storia di Elena e Lila, due amiche che attraversano insieme sessant’anni di vita, di amore, di sfide e di crescita, in una Napoli che è testimone e protagonista della loro storia.
Al Moma di New York l’anteprima mondiale della quarta stagione è avvenuta durante il Tribeca Film Festival. Sono stati proiettati in anteprima assoluta i primi due episodi della quarta serie che verrà poi trasmessa dai Rai1 a partire da lunedì 11 novembre.
Già nei mesi scorsi l’annuncio dell’anteprima aveva ottenuto un’accoglienza strabiliante. La serie, infatti, travalicando i confini della penisola è diventata un fenomeno culturale internazionale. A spiegare un successo così clamoroso è stato però l’intervento del New York Times, che ha proclamato il primo volume della saga nientemeno che “il libro del secolo”.
Il quotidiano americano aveva fatto scegliere a mezzo migliaio di luminari della letteratura i loro 10 volumi preferiti dal 2000 ad oggi. 503 i romanzieri, poeti, saggisti, critici consultati. Tra questi, personaggi del calibro di Stephen King, Bonnie Garmus, Claudia Rankine, James Patterson, Sarah Jessica Parker, Karl Ove Knausgaard, Elin Hilderbrand, Thomas Chatterton Williams, Roxane Gay, Marlon James, Sarah MacLean, Min Jin Lee, Jonathan Lethem and Jenna Bush Hager, solo per nominarne alcuni. La testata newyorkese aveva poi affidato a Upshot, la rubrica del giornale che fotografa la realtà attraverso i numeri, il compito di stilare la classifica.
Il più votato è stato appunto il primo volume della quadrilogia napoletana dedicato. “Uno dei principali esempi della cosiddetta autofiction, una categoria che ha dominato finora la letteratura del 21esimo secolo”, ha scritto il quotidiano nella motivazione, secondo cui “leggere questo romanzo indimenticabile e senza scorciatoie è come andare in bicicletta sulla ghiaia: ruvido, scivoloso e esasperante. Tutte queste qualità allo stesso tempo”.
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