Una serata indimenticabile, che avevamo solo osato sognare solo pochi giorni fa quando ha preso il via il Campionato d’Europa di calcio 2020. Un po’ per scaramanzia, un po’ perché – diciamocelo – eravamo poco convinti del risultato. Nessuno in effetti aveva convintamente pronosticato – ma solo sperato – il percorso straordinario intrapreso dagli Azzurri sotto la guida di Roberto Mancini.
Ricordiamo che solo tre anni fa l’Italia era stata esclusa dal Mondiale di Russia dando agli italiani una delusione che nessuno mai aveva neanche osato immaginare. Ora però la squadra italiana festeggia la conquista del suo secondo titolo europeo dopo quello del 1968 e lo fa con pieno merito, regalando alla nazione una gioia incontenibile. Una serata perfetta che avrebbe potuto essere migliore solo se l’altro nostro campione, il grandissimo Berrettini, avesse conquistato il prato di Wimbledon nel tennis. Ma l’impresa era onestamente ai limiti dell’impossibile.
La cronaca sportiva è su tutti i giornali del mondo. Quello che ci preme sottolineare è l’impresa storica di questi ragazzi. Bravissimi tutti e forse varrebbe la pena nominarli tutti, uno ad uno, a partire dall’immenso Gigio Donnarumma, il nostro portierone che ha parato l’imparabile regalandoci ancora una gioia infinita.
L’Inghilterra ovviamente ci ha creduto fino alla fine. Giocava in casa davanti a quasi 60mila tifosi di Wembley, per la prima volta in fase di pandemia, ritrovatisi uno accanto all’altro a sognare di conquistare un titolo importante che manca in quel Paese ormai dal 1966.
Una nota stonata in verità c’è stata, i fischi all’Inno nazionale italiano prima dell’inizio non hanno certo sottolineato la sportività ed il rispetto che il calcio ed il mondo dello sport tutto insegnano al mondo. Le due squadre infatti si sono inginocchiate a metà campo in sostegno del movimento Black Lives Matter proprio a sottolineare i valori di cui sono portatori.
La squadra campione d’Europa la si decide solo ai calci di rigore e come nel 2006 ai Mondiali di Berlino a trionfare sono gli Azzurri.
Al termine scoppia la gioia incontenibile, in campo come nelle piazze.
Siamo Campioni d’Europa in torneo che rimarrà nella storia perché siglato 2020 ma svoltosi nel 2021 e non dimentichiamoci mai, per rispetto, il perché.
