La Mille Miglia? E’ vivere la storia. Non leggerla, ammirarla, approfondirla, casomai pure studiarla attraverso lo sconfinato patrimonio storico e artistico che l’Italia sa offrire anche nel più sperduto paesino di qualche vallata appenninica. La Mille Miglia è storia industriale, patrimonio sportivo, visione futuristica di quello che poteva essere quasi cento anni fa e che dura ancora oggi.
Perché la Mille Miglia, cambiata nell’abito che indossa, adeguata ai tempi che vive, in fondo rimane fedele a sé stessa, almeno nel suo dna. Un grande viaggio attraverso l’Italia, oggi come all’epoca, una grande sfida contro il cronometro (Nuvolari un tempo, i regolaristi oggi all’inseguimento di Andrea Vesco, vincitore delle ultime tre edizioni). Oltre a questo, la Mille Miglia è epopea allo stato puro: un qualcosa di molto simile ad un percorso di crescita interiore: finirla, portarla a termine, salire con la propria vettura sulla mitica pedana di viale Venezia, è un successo difficile da spiegare che ripaga ore di giuda sotto il sole e attraverso il buio, attese per l’assistenza, risoluzioni artigianali per imprevisti che su motori di quasi cento anni fa possono sempre capitare e che spesso rappresentano lo spartiacque vero tra successo e ritiro.

Tutti quelli che arrivano alla fine possono essere considerati dei vincitori: poi certo c’è chi vince per davvero la corsa di regolarità, c’è chi riesce a mettere il proprio nome sull’albo d’oro della Freccia Rossa qualche riga dopo Nuvolari, Marzotto, Moss. Un ponte storico, un legame di passione, una successione non solo cronologica: la Mille Miglia è quanto di più italiano ci sia nel territorio del Tricolore. Una corsa nata nel 1927 e arriva ai giorni nostri adeguandosi, sfidando la sorte trovando risorse e soluzioni che solo gli italiani, con il proprio spirito, possono vedere dove sembra esserci un muro. Fine corsa mai. Ed ecco che come ogni anno la magia si ripete in luoghi incredibili che fanno della Mille Miglia uno straordinario film: Brescia, ma anche Mantova, Ravenna, San Marino e Roma senza dimenticare i borghi toscani e salite mitiche come la Cisa o la Futa.
Tutto questo è la Mille Miglia: la sublimazione dell’essere italiani unendo sport, imprenditoria e valorizzazione del patrimonio. Una sfida impossibile che ogni anno vede quasi 400 vincitori arrivare sul traguardo di Brescia.