L’economia americana è in forte ripresa e il numero dei viaggiatori interni ai confini nazionali registra, per la prima volta dopo oltre 15 mesi, 2 milioni di transiti negli aeroporti statunitensi. Il dato, diffuso dalla Trasportation Security Administration, è riferito all’ultimo weekend e mette in evidenza la tanto agognata voglia di ritorno alla normalità.
Un flusso turistico che ha preso di mira soprattutto i luoghi più trend e famosi degli Stati Uniti, in pole position la Florida con le meravigliose spiagge bianche e i parchi di divertimento di Orlando.
La città di Miami, in particolare, registra in queste ore una presenza turistica senza precedenti per il mese di giugno. Una condizione favorevole per l’economia locale, che solleva gli operatori del settore devastato dalla pandemia, dalle restrizioni di viaggio e dalla quarantena.
Aumento prezzi
L’aumento del numero dei viaggiatori è una buona notizia per le compagnie aeree, gli hotel e altre attività di viaggio ,ma si registrano aumenti inusuali.
Le tariffe aeree e alberghiere fanno segnare aumenti fino al 70% , il costo della benzina ha raggiunto i livelli piu alti dal 2014 e la cena in un ristorante medio puo costare fino al 50% in piu rispetto al 2019. Il Coronavirus ha devastato l’economia del Paese e del mondo e uno dei settori piu colpiti è sicuramente quello del turismo, che oggi prova a risalire la china a spese dei consumatori.
Non tutti però si spostano per viaggi turistici, milioni di famiglie americane sono state divise e lontane per oltre un anno a causa della pandemia. il rischio di contagio con la diffusione rapida del Covid-19 ha suggerito prudenza e moltissimi, soprattutto gli anziani, non hanno voluto rischiare e si sono accontentati di rimanere a casa, mantenendo stretti i rapporti familiari attraverso i social e le app di video chiamate.
Con la campagna vaccinale in corsa che punta a coprire il 70% della popolazione entro il 4 luglio, gli americani programmano i viaggi per l’estate. il crescente numero di viaggiatori dimostra la resilienza del popolo americano, che riparte da dove si era fermato, grazie anche ai sostanziali sussidi economici statali e federali ancora attivi per chi ha perso il lavoro durante la pandemia.
I privilegi della pandemia
Il ritorno alla normalità con traffico, strade affollate e file agli aeroporti allontana sempre piu le immagini buie della pandemia anche se oggi qualcuno sente la nostalgia delle brevi linee al check-in, i biglietti aerei economici, i sedili centrali dell’aereo vuoti, la benzina a 2.40 dollari al gallone e le strade libere da ingorghi. E la domanda sorge spontanea: si può sentire la nostalgia dei privilegi della pandemia?