La Amazon tricolore si fa strada in Italia: iCarry stravolge la grande distribuzione

Machine learning e intelligenza artificiale con tempi di consegna da 30 minuti a 2 ore. L’idea innovativa di Gabriel Ferrieri e Daniel Giovannetti conquista anche l’estero.

Una piccola grande eccellenza italiana che, da promettente start up, si è guadagnata sul campo i galloni di realtà qualificata. iCarry, nata dall’intuizione di due giovani romani Daniel Giovannetti e Gabriel Ferrieri, è la prima piattaforma in Italia in grado di consegnare vari prodotti in poco tempo.

Una sorta di Amazon tricolore, che in virtù di vettori green, come biciclette e mezzi elettrici, e di un algoritmo che ne determina modalità e tempi, si è ritagliata uno spazio importante in 60 città italiane.

La storia

“Siamo partiti con un sogno in tasca – spiega Gabriele Ferrieri, Co founder e Managing Partner di iCarry – quello di poter dare vita ad una start up che si evolvesse su due binari strategici come quelli dell’innovazione e della tecnologia. Il risultato dopo cinque anni è sotto gli occhi di tutti: partiti come una start up e come c2c, ovvero un player che copriva il segmento privato-privato, oggi siamo diventati b2c e successivamente b2b, settore che oggi copre gran parte dell’attuale attività relativamente alla grande distribuzione.”

Si tratta di una primizia per il mercato italiano, che riesce a smaltire gli ordini grazie all’intelligent dispatching in real-time: in questo modo iCarry può individuare i mezzi da utilizzare per processare la singola richiesta tramite un sistema di autoapprendimento attraverso machine learning e intelligenza artificiale. Questa struttura fa sì che l’azienda offra ai propri clienti tempi di consegna molto bassi, che variano da 30 minuti a 2 ore, in virtù di un algoritmo che definisce il servizio a valore aggiunto, come il tracking live, il pagamento tramite Pos e notifiche push alla consegna, portali dedicati per i retailer e bot Telegram personalizzabili.

Il successo e gli sponsor

A dimostrazione del successo dell’iniziativa, ecco che uno dei finanziatori di iCarry è il gruppo Marzotto, nome leader del tessuto imprenditoriale italiani. “Un punto di orgoglio questo per noi – ammette Ferrieri – che testimonia il salto di qualità che siamo riusciti a compiere. Ma non è tutto, perché proprio al fine di meglio intrecciare innovazione e trasformazione digitale ho fondato l’ANGI, l’Associazione Nazionale Giovani Innovatori, convinto che innovazione e giovani rappresentino le due frecce all’arco dell’Italia che non vuole mollare, a maggior ragione in un momento difficilissimo come questo legato all’emergenza sanitaria del Covid.”

Anche alla luce di questo impegno iCarry è stata attenzionata da prestigiose realtà nazionali e internazionali, aggiudicandosi due call di accelerazione di Impact Hub Milano, la vittoria del Premio Speciale Unirete come migliore idea d’impresa promosso da Confindustria presso il Palazzo dei Congressi dell’Eur e infine il Premio Industria Felix 2020 per le migliori performance gestionali. Sono anche stati presenti a eventi di pregio come “ItaliaRestartsUp”, presso SMAU Milano, Global Startup Expo e UnBoundDigital London, evento dedicato al mondo dell’innovazione globale.

Innovazione e tecnologia con Recovey Fund

“L’innovazione e la trasformazione digitale – conclude Ferrieri – sono la strada maestra da seguire per non restare afoni nell’era della post globalizzazione. Anche per questa ragione, e al fine di spendere al meglio i fondi del Recovery Fund che l’Ue stanzierà per l’Italia, abbiamo avanzato alcune proposte tramite un piano di provvedimenti legati all’idea di un ‘Decreto Connessioni’ e di un ‘Decreto Innova- zione‘, rivolto al governo italiano.”

 

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