Con la riapertura delle scuole, migliaia di pendolari rischiano pesanti ritardi o cancellazioni di corse di treni e autobus. A causa dell’escalation di contagi tra i lavoratori, i trasporti pubblici locali subiranno una ripianificazione in tutta Italia. In queste ore Trenitalia fa sapere che, nell’affrontare l’aumento dei contagi da Covid-19 tra i lavoratori, sono state messe a punto azioni volte a contenere il loro inevitabile riflesso sulla regolarità dei servizi ferroviari, in ambito regionale e nazionale. Da domani, lunedì 10 gennaio, la società di trasporto del Gruppo FS ha infatti previsto una riorganizzazione temporanea dei collegamenti Regionali e Frecce, con cancellazioni pianificate, quanto più possibile contenute nei numeri e, soprattutto, mirate alle fasce orarie di minore affluenza. Restano regolari al momento Intercity Giorno e Notte.
Per quanto riguarda il trasporto regionale i provvedimenti introdotti, assunti d’intesa con le singole Regioni committenti del servizio, comporteranno mediamente una diminuzione del 3% dell’offerta ordinaria. Perché, a fronte di una cancellazione media del 9% di corse ferroviarie, un’ampia parte di esse sarà sostituita da corse su strada con autobus. La riprogrammazione non riguarderà le fasce orarie pendolari e i collegamenti maggiormente utilizzati dagli studenti, che saranno salvaguardati. Saranno cancellate o sostituite con autobus le corse che presentano un’alternativa con partenza ravvicinata.
I passeggeri delle Frecce che hanno prenotato in questi giorni vengono informati dei cambiamenti in atto via sms e mail o direttamente dal personale di assistenza presente nelle stazioni.
Trenitalia raccomanda comunque ai propri viaggiatori di informarsi prima di intraprendere il proprio viaggio attraverso trenitalia.com e gli altri canali del Gruppo FS Italiane, anche per aggiornarsi sulle regole di spostamento dettate dalle normative in vigore.
Sul piede di guerra le associazioni dei consumatori che temono un sensibile peggioramento della situazione nel settore trasporto pubblico nei prossimi giorni. Assoutenti ha chiesto al Commissario straordinario Figliuolo, al Ministro della salute Roberto Speranza e al Premier Mario Draghi di intervenire per garantire la continuità dei trasporti pubblici locali, convocando le società ferroviarie, quelle che gestiscono il trasporto pubblico locale e le associazioni dei consumatori, allo scopo di studiare misure urgenti a garanzia degli utenti, disponendo anche il ricorso ai militari dell’Esercito per sostituire i macchinisti e gli autisti che si sono ammalati o sono in quarantena, in modo da assicurare la continuità del trasporto pubblico locale.