La notizia della riapertura delle frontiere degli Stati Uniti ai Paesi europei arriva in contemporanea con un’altra, altrettanto attesa: il ripristino del volo diretto Roma-Miami, cancellato da Alitalia a seguito della pandemia di Covid-19 nel mese di marzo del 2020.
La Newco ITA ha annunciato il nuovo piano voli per l’America del Nord. Le prime rotte transatlantiche operate nell’autunno 2021, saranno Milano Malpensa-New York, Roma-New York, Roma-Miami, Roma-Boston. Italia Trasporto Aereo può quindi iniziare a vendere i voli sulle rotte tra il nostro Paese e gli Stati Uniti.
I nuovi collegamenti Italia USA seguono l’autorizzazione arrivata dal Dipartimento americano dei Trasporti alla nuova compagnia di bandiera italiana che subentrerà ad Alitalia a metà ottobre. Il Governo americano con un comunicato ha spiegato che il via libera è stato annunciato «con il consenso di tutte le parti coinvolte» prima della scadenza dei 21 giorni previsti per ricevere eventuali contestazioni e mozioni da parte dei vettori rivali. Secondo il Dipartimento americano dei Trasporti la nuova compagnia italiana ha la capacità finanziaria e operativa di effettuare i servizi autorizzati e che possiede le licenze necessarie. Ita potrà così trasportare persone e merci tra i Paesi dell’Unione europea e gli Stati Uniti. Secondo il business plan aziendale, nel 2022, la nuova compagnia di bandiera italiana attiverà i voli diretti Roma-Washington e Roma-Los Angeles, a seguire nel 2023 Roma-Chicago e Roma-San Francisco.
Le difficoltà di ITA
Alla pianificazione di quanto dovrà essere la nuova compagnia aerea dal 15 ottobre si contrappone la realtà. A tre settimane dalla partenza di ITA tutto sembra ancora in alto mare. Non è ancora chiaro quale sarà il suo brand e se acquisirà quello di Alitalia, inoltre – ad oggi – la nuova compagnia non ha ancora un sito dove i viaggiatori possono acquistare o prenotare i biglietti e gli scontri tra sindacati e MIT (ministero delle infrastrutture e Trasporti) sul futuro dei lavoratori Alitalia non sono rassicuranti per il prossimo futuro di ITA.
Sindacati e sciopero
Domani, venerdì 24 settembre le sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo hanno indetto una giornata di sciopero per “ difendere i lavoratori di Alitalia, Air Italy, Ernest, Blue Panorama, Air Dolomiti, Norwegian, di tutte le compagnie aeree straniere con base e addetti nel nostro Paese, delle società di gestioni aeroportuali, di handling e catering e di tutti gli stagionali e precari del settore». Alla base dello sciopero — sostengono le organizzazioni sindacali in una nota — tra le altre cose ci sono «la vertenza Alitalia-Ita, l’opposizione netta ai licenziamenti nel settore, la richiesta di una sede di confronto interministeriale permanente e l’istituzione di una cabina di regia per garantire la tenuta sociale, assicurando gli ammortizzatori sociali, l’avvio di una riforma per garantire il riordino del sistema aeroportuale».
I sindacati chiedono un confronto con il MIT, Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti per il blocco dei licenziamenti e gli ammortizzatori sociali per i 10.500 lavoratori interessati alla vertenza Ita/Alitalia e quella della Air Italy con 1.450 lavoratori in cassa integrazione in scadenza il 31 dicembre prossimo.
Un clima rovente che non sembra essere di buon auspicio per la nuova compagnia aerea italiana e che tiene sulle spine i tantissimi viaggiatori oltreoceano che sono attualmente penalizzati dalla cancellazione – da oltre 17 mesi – del volo diretto Miami-Roma che serviva una utenza di un territorio vastissimo degli Stati Uniti, tutta la costa Sud-Est.
E nel caos generale ci si chiede cosa potrà succedere dal 15 ottobre in poi se ITA non dovesse essere pronta per far partire tutti i 45 aerei di corto e medio raggio , i 7 Airbus A330 dei voli intercontinentali, e i 35 aeromobili che gli servirebbero inizialmente per operare il network che hanno definito.