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Affari o turismo, i visti d’ingresso per gli Stati Uniti

I visti B-1 e B-2 consentono il soggiorno fino a 6 mesi, i visti E-1 e E-2 richiedono un investimento di una società o di un privato e possono avere una validità anche fino a 5 anni. Come si ottengono?

Salussolia & Associates by Salussolia & Associates
Giugno 1, 2022
in Attualità, Ultimissime, Vivere l'America
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Affari o turismo, i visti d’ingresso per gli Stati Uniti
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In generale, i cittadini italiani non hanno bisogno di un visto per entrare negli Stati Uniti, bensì possono usufruire del c.d. ESTA spesso confuso con un visto. Esistono comunque varie categorie di visti a secondo del motivo del viaggio e/o della permanenza prevista negli Stati Uniti, di seguito saranno analizzati i visti più comunemente utilizzati dagli italiani per entrare negli Stati Uniti.

Dal 1986, è stato introdotto il “Visa Waiver Pilot Program” (“VWPP”), che consente ai cittadini di alcuni Paesi – che posseggano i requisiti di partecipazione al Programma – fra cui l’Italia, di recarsi negli Stati Uniti (“USA”) per turismo o affari per un periodo non superiore ai 90 giorni, senza dover ottenere un visto. I viaggiatori senza visto ricevono, sempre a discrezione delle competenti autorità doganali e di frontiera, un permesso di soggiorno, valido per un massimo di tre mesi dalla data d’ingresso negli USA senza alcuna possibilità di prolungare la permanenza oltre i 90 giorni. Vale la pena ricordare che questo permesso non si può rinnovare con visite in Paesi limitrofi (Canada o Messico) o nei Paesi caraibici.

Visti B-1 e B-2

Nel caso in cui il soggiorno per motivi di affari o turismo – fermo restando che lo straniero non può svolgere alcuna attività che comporti una qualsiasi forma di remunerazione da parte di una fonte americana – dovesse superare i tre mesi, è richiesto l’ottenimento di un visto, rispettivamente B-1 (Business) / B-2 (Pleasure) che può permettere una permanenza negli Stati Uniti fino a un massimo di sei mesi. Generalmente, detto permesso è prorogabile per ulteriori sei senza dover uscire dagli USA. Al fine di ottenere un visto B sarà necessario che il viaggiatore dimostri che:

  • la sua permanenza è temporanea,
  • è residente al di fuori degli USA e non intende rinunciare alla propria residenza,
  • nell’ambito della sua permanenza negli USA sarà in grado di sostenersi economicamente.

Visti E-1 e E-2 

I visti di tipo E-1 (“Treaty Trader”) e E-2 (“Treaty Investor”) sono disponibili solamente per i cittadini di Paesi che hanno sottoscritto un Trattato di Commercio, Amicizia e Navigazione con gli Stati Uniti, e l’Italia è appunto uno di questi Paesi.

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Uno dei requisiti fondamentali per ottenere un visto E-1 (“Trader”) è che il richiedente abbia un’attività “sostanziale” di commercio tra il Paese di appartenenza e gli Stati Uniti, dove la definizione di commercio include non solo la commercializzazione di prodotti, ma anche la prestazione di determinati servizi. Nello stabilire se un’attività è “sostanziale”, non è considerato solo il valore monetario, ma anche il volume del commercio, il numero delle transazioni e la continuità delle stesse. Condizione fondamentale è che, oltre il 50% del commercio avvenga tra gli Stati Uniti e il Paese di appartenenza.

Per ottenere un visto di tipo E-2 (“Investor”) è necessario fare un investimento reale e “attivo” negli Stati Uniti. Il criterio più frequentemente utilizzato, è il determinare se il capitale investito sia a “rischio”, se e quale impatto possa avere sull’economia locale e se l’investimento raggiunga una consistenza considerata sufficiente. In sintesi significa che il business deve generare un’entrata significativamente superiore a quella necessaria a sostenere economicamente l’investitore e la sua famiglia (l’investimento di norma dovrebbe superare i $150,000.00, anche se non esiste una cifra minima determinata per legge).  Detto visto può essere richiesto sia da un investitore individuale, che da una società per i suoi dipendenti. In questo caso, almeno il 50% delle quote azionarie della società, devono appartenere a cittadini e/o entità del Paese di appartenenza. I visti E-1/E2 possono essere rilasciati per un periodo iniziale di cinque anni e possono essere rinnovati indefinitamente, purché continuino ad esistere i requisiti e le condizioni di cui al rilascio.

Il sistema legislativo americano in materia d’immigrazione è molto complesso e soggetto a continue modifiche da parte del Governo. Considerato quanto sopra, osservata anche l’impossibilità di suggerire la richiesta di un visto piuttosto che un altro, senza conoscere esattamente la situazione personale del richiedente, vi raccomandiamo di rivolgervi a un compente professionista per scegliere il tipo di visto che meglio si addice alla vostre esigenze e alle vostre possibilità di ottenimento dello stesso.

Tags: #vistostatiuniti
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