1500 metri quadrati, sei tensostrutture, un’area ad alto isolamento termico, e un innovativo tunnel per la decontaminazione e il rilevamento della temperatura.
La struttura è stata sviluppata in collaborazione con la Regione Lazio, Istituto Spallanzani e Croce Rossa Italiana e sarà gestita dalle Aziende Sanitarie della Regione Lazio e presidiata dal personale medico e paramedico della Croce Rossa Italiana.
Il centro sarà il primo grande centro vaccinale nazionale in un aeroporto con 65 checkpoint sanitari di cui 25 dedicati all’inoculazione del vaccino, un’area di attesa post vaccinazione da 240 posti, circa 330 posti auto dedicati e un pronto soccorso annesso. Aeroporti di Roma metterà a disposizione anche una struttura per lo stoccaggio dei vaccini a bassissima temperatura.
La struttura sarà operativa dalla seconda metà di febbraio con l’obbligo di prenotarsi online.
L’AD di Adr: orgoglioso di combattere il virus
Aeroporti di Roma deve fare i conti ancora con un calo del traffico di aereo di oltre l’80% e un crollo quasi totale di voli e passeggeri, ancora oggi solo circa 10mila viaggiatori in media passano per lo scalo di Fiumicino, aeroporto ancora al minimo delle sue possibilità. L’anno scorso in condizioni normali i passeggeri erano quasi il 100% in più.
“Per noi è un privilegio continuare a cooperare con la Regione, con lo Stato su questa battaglia contro il Covid”, ha commentato l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma, Marco Troncone. “L’obiettivo è di raggiungere l’immunità di massa grazie anche a una campagna vaccinale sfidante. Tutti devono dare il proprio contributo e la società di gestione, Aeroporti di Roma, lo sta facendo mettendo a disposizione spazi e organizzazione e continua grazie ad una cooperazione molto efficace con la Regione, la Croce Rossa e l’Istituto Spallanzani che peraltro, ha consentito all’Italia di distinguersi con i suoi corridoi Covid-free verso gli Stati Uniti”.
I test prima dell’imbarco
Aeroporti di Roma è stato il primo aeroporto europeo a promuovere i test rapidi prima della partenza del volo come strumento certamente utile a facilitare e consentire ai passeggeri di imbarcarsi per destinazioni estere evitando l’obbligo della quarantena.
I voli “covid tested” sono infatti cominciati il 16 settembre sulle tratte domestiche ma da dicembre sono operativi sui voli Alitalia per New York Jfk e Delta su Atlanta.
Finora il risultato è ottimale: su 3824 passeggeri provenienti dagli Stati Uniti sono stati riscontrati solo 5 casi di positività.